EVANGELIUM BIBENTIUM.
Poesie sul vino da Nord a Sud e viceversa

A cura di Antonella Barina. Poesie di: Adriana Bertoncin, Alexandra Mitakidis, Angela De Leo, Anita Menegozzo, Anna Lombardo, Anna Santoliquido, Antonella Barina, Chicca Morone, Dario Meneghetti, Enzo Santese, Ester Monachino, Fabia Ghenzovich, Franco Avicolli, Gilberto Gasparini, Giorgia Pollastri, Giovanni Dino, Giovanni Monasteri, Lucia Guidorizzi, Lucio Zinna, Marco Scalabrino, Maria Concetta Bevagna, Maristella Tagliaferro, Pietro A. Di Salvo, Stefano Rovinetti Brazzi, Vito Portera, Viviana Mattiussi, Viviane Ciampi, Edizione dell’Autrice, Venezia, 2022 (
dalla ‘Bacarata Poetica, 16 novembre 2022)

 
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copertina
 
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DA TUTT’ITALIA - “Evangelium Bibentium. Poesie sul vino da Nord a Sud e viceversa”, ossia “il ‘vangelo’ di chi beve”, sorta di vademecum sul vino con risvolti edonistici e meditativi: ventisette le poete (16) e i poeti (11) d’oggi che si esprimono sul vino, con accanto la loro foto per imparare a conoscerli e citazione di una quindicina di classici (11 uomini e 6 donne). Viaggia in rete l’ “instant raccolta” di Edizione dell’Autrice di Antonella Barina, che ne è la curatrice, fermando l’attimo su una lettura svoltasi a Venezia il 16 novembre 2022, compendiata da testi - alcuni bilingui – arrivati successivamente non solo da Venezia, Padova, Treviso, Verona, Udine, Trieste, ma da Palermo, Trapani, Agrigento, Messina, Cosenza, Bari, Isernia, e poi Bologna, Genova, Torino. La racccolta è dedicata a Maria Pia Colonnello, attrice veneziana “che ha dato voce a tanta nostra poesia”.
 
TANTE ANIME - “Tante anime concorrono qui a illuminare l’acino d’uva con diverse luminose intenzioni di uno stesso fecondo grappolo – scrive la curatrice in quarta copertina – sono poesie potenzialmente formative per chi, magari giovane, voglia conoscere la semplice celebrazione del vino al di là dell’ignoranza consumistica, dell’uso indiscriminato e dell’abuso distruttivo. Una sorte di vademecum, un ‘vangelo’ per chi beve: Evangelium Bibentium. La solennità è ravvisabile nel benefico e terapeutico atto di condivisione. Ringrazio chi ha portato composizioni proprie già nate, chi ne ha portate di altrui, chi ne ha generate di nuove e originali. Per la maggior parte di noi la vocazione alla poesia si esprime anche attraverso la promozione e l’organizzazione di incontri, rassegne, raccolte, riviste, analisi, critica e soprattutto attraverso reciproci e generosi contatti. Un altro modo di essere che trova voce”.
 
DA OVIDIO A ZANGHÌ - L’antologia poetica comincia con una citazione di Ovidio il cui incipit è “Noi ora ti daremo una precisa misura per il bere” e si conclude con un augurio di Virgilio: “Che i nostri discendenti ne serbino memoria! Ci assistano Bacco creatore di gioia e la buona Giunone”. Tra le citazioni classiche sul vino figurano Alda Merini, Wisława Szymborska, Saffo, Gioconda Belli, Emily Dickinson e Sara Zanghì, di quest’ultima la bellissima immagine di un’olla romana che si adagia sul fondo: “Ho navigato l’Egeo e il Tirreno / in stive di grandi vascelli colma di dolce vino. / La notte – lontana – / che la tempesta ci travolse / soffice mi posai sulle alghe”.
 
MITI ED ESPERIENZA - L’iniziativa è nata da un invito informale a trovarsi in un bacaro veneziano da sempre frequentato da poete e poeti. La raccolta era già pronta il giorno dopo, ma in pochi giorni si è allargata prima a poete e poeti di Sicilia che da una parte hanno dato in poesia e prosa un’immagine verista di cos’era la vendemmia in età antica e moderna e dall’altra hanno contribuito a evidenziare altri modi di intendere l’atto del bere, e quindi ad altre regioni. Dal mito sono emerse Menadi e Baccanti con relativi dei e dee, dall’esperienza esortazioni non bacchettone, anche discordanti tra loro, che però mettono sull’avviso senza negare il piacere del vino buono, da accompagnare al cibo. Le poesie sono pubblicate in ordine di arrivo. Tra le chicche, la traduzione in italiano del poeta del Seicento francese Adam Billaut, carpentiere, uno dei primi poeti-lavoratori. All’ultimo da Torino è giunta una poesia già composta nel 2005 dedicata al mistico sufi Omar Khayyam che sintetizza in odori, profumi, sensazioni e avvertenze un po’ tutta la raccolta.
 
STAMPABILE GRATUITAMENTE - Accompagnano la diffusione le istruzioni per l’uso della raccolta, scaricabile gratuitamente e “stampabile in copisteria con la formula opuscolo”. “Mantenendone l'integrità – è detto nelle istruzioni - potete stamparla quanto volete anche con soluzioni meno precarie, ma non venderla (Edizione dell'Autrice, di cui questo è supplemento del 100/o numero, non vende, only poetry, piacere puro), oppure inoltrarla via email o invece postarla su qualche sito, nel qual caso cortesemente fateci avere il link per condividerlo”.
 
 
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